L’8×1000 è bocciato anche dalla Corte dei Conti:
“ognuno è coinvolto, indipendentemente dalla propria volontà, nel finanziamento delle confessioni”
“lo Stato mostra disinteresse per la quota di propria competenza”
“non ci sono verifiche sull’utilizzo dei fondi erogati alle confessioni”
“emergono rilevanti anomalie sul comportamento di alcuni intermediari”
▼L'otto per mille è il meccanismo adottato dallo Stato italiano per il finanziamento delle confessioni religiose. Probabilmente pensi che, quando fai la scelta per l'otto per mille, l'otto per mille delle tue tasse vada a chi decidi tu… Sbagliato! Lo Stato ogni anno raccoglie l’IRPEF e ne mette l'8‰ in un calderone. Sembra una quota piccola, ma in realtà sono molti soldi: più di un miliardo di euro. Questi soldi vengono poi ripartiti a seconda delle scelte che sono state espresse: insomma la tua firma conta come un voto e ha lo stesso valore di quella dei più ricchi d'Italia.
Possono accedere all’otto per mille solo le confessioni che hanno stipulato un’intesa con lo Stato e che abbiano avanzato apposita richiesta, approvata dal Parlamento. Al 2023 i destinatari sono: Chiesa cattolica, Chiesa evangelica valdese (Unione delle Chiese metodiste e valdesi), Unione delle chiese cristiane avventiste del settimo giorno, Assemblee di Dio in Italia (pentecostali), Unione delle comunità ebraiche italiane, Chiesa evangelica luterana in Italia, Unione cristiana evangelica battista d’Italia, Sacra arcidiocesi ortodossa d’Italia ed esarcato per l’Europa meridionale, Chiesa apostolica in Italia (pentecostali), Unione buddhista italiana, Unione induista italiana, Istituto Buddista Italiano Soka Gakkai, Associazione “Chiesa d’Inghilterra” in Italia.
Dai Patti lateranensi fino al 1984 la Chiesa Cattolica riceveva dallo Stato la cosiddetta “congrua”, a risarcimento dei beni confiscati alla Chiesa e per il mantenimento dei preti. Nel 1984, con la revisione del Concordato firmata da Craxi, è stata eliminata la congrua ed introdotto l’otto per mille, che è poi stato concesso anche ad altre confessioni religiose. Da allora l’aumento delle tasse e del reddito degli italiani ha fatto salire vertiginosamente le cifre in gioco, passando dai 398 milioni di euro del 1990 ai 1.110 del 2022 (per la sola Chiesa Cattolica).
In teoria ogni tre anni una commissione potrebbe modificare la percentuale (da otto per mille a sei per mille, ad esempio), ma in realtà questo non è mai stato fatto. La Corte dei Conti nel 2014, nel 2015, nel 2016 e nel 2018 ha prodotto relazioni critiche nei confronti del meccanismo dell’8×1000, evidenziando “la problematica delle scelte non espresse e la scarsa pubblicizzazione del meccanismo di attribuzione delle quote; l’entità dei fondi a disposizione delle confessioni religiose; la poca pubblicizzazione delle risorse erogate alle stesse; la rilevante decurtazione della quota statale”.
La quota dell’otto per mille che rimane di competenza dello Stato, in base alla legge n. 222/1985, deve essere impiegata per interventi straordinari contro la fame nel mondo, contro le calamità naturali, per l’assistenza ai rifugiati e per la conservazione di beni culturali. La legge di stabilità del 2014 inserisce tra le destinazioni anche gli interventi per l’edilizia scolastica. Il governo Meloni, tra le misure del decreto Giustizia approvato dal Consiglio dei ministri nell’agosto del 2023, aggiunge come ulteriore destinazione il finanziamento di interventi straordinari per il recupero dalle tossicodipendenze e da altre dipendenze patologiche. Anche tra queste destinazioni però possono nascondersi ulteriori finanziamenti alla Chiesa cattolica: parte dei beni culturali oggetto di contributo sono edifici di proprietà ecclesiastica, così come sono confessionali diverse organizzazioni beneficiarie che attuano iniziative contro la fame nel mondo, l’assistenza ai rifugiati e il recupero delle dipendenze.
Queste sono state le scelte nella dichiarazione dei redditi del 2020. Che fine fanno i soldi di chi non firma per nessuno?
Anche quelli finiscono nel calderone e vengono ripartiti a seconda dei voti di chi ha espresso la scelta. Nel 2024 il gettito è stato ripartito così:
Occhiopermille è una campagna dell’Unione degli Atei e degli Agnostici Razionalisti. Per un maggiore approfondimento puoi consultare la scheda informativa sull’8×1000 sul sito Uaar.